Il primo accesso che ho provato, infatti, non s'è rivelato essere una buona alternativa. Ho preso infatti via Cappuccini, con l'intenzione di trovare un passaggio che mi portasse verso Venegono Inferiore. La strada é piacevole, poco trafficata, si può anche mostrare al turista, come la si vede qui in foto, la cappella dei Cappuccini (da cui il nome della via), raccontare che è memoria di uno dei pochi eventi laicisti - direi quasi l'unico - delle nostre parti (pare che sia stata eretta in seguito alla distruzione del monastero ad opera dei napoleonici, per contenere i residui dell'ossario cappucciniano); il problema è che non c'è un gran accesso ai boschi da questa parte, tra case e aziende agricole c'è poco da fare.
In pratica non si può fare altro che andare avanti sulla via, fino a raggiungere la provinciale per Appiano Gentile e solo da qui é possibile entrare nel bosco vero e proprio. Sulla carta del Parco (che ho incluso nel precedente post sull'argomento) la parte alta di via Cappuccini é indicata come sentiero VI1-TR1 (la connessione con TR1 o non esiste o mi é sfuggita), dalla provinciale parte il sentiero VI1, solo nella prima parte un poco accidentato. Giunti a Venegono si può o girare sui propri tacchi e tornare da dove si é venuti o prendere la strada provinciale che riporta a Tradate passando per l'ospedale.
A vantaggio di questo percorso posso dire che VI1 é un piacevole sentiero, e in genere ben segnalato, come da foto. Per il turista che giunga sul posto in macchina, poi, c'é la possibilità di posteggiare la macchina in un vero posteggio, presso le scuole medie in via Manzoni e non in una qualche maniera ai bordi di una strada (la soluzione comunemente adottata, ohimè).
Gli svantaggi sono però molti:
- via Cappuccini é fatta più per le auto che per i pedoni o, almeno, chi ci passa in macchina la pensa così.
- L'incrocio tra via Cappuccini e la provinciale per Appiano é presidiato da prostitute. Io sono riuscito a rompere il blocco per la fortunata (per me) circostanza di essere capitato sul posto insieme ad una macchina dei carabinieri che ha fatto fuggire le medesime. Ho assistito en passant al triste spettacolo dell'identificazione del cliente, un tale sulla trentina, una ragazzotto come tanti, che ho sentito parlare in un buon italiano, con cadenza locale.
- A causa del punto precedente, la zona dell'incrocio, per qualche decina di metri d'attorno é cosparsa di immondizia.
- La parte tradatese di VI1 non é curata, e bisogna scavalcare numerosi alberi caduti per poter proseguire; la terza foto del post mostra uno di questi passaggi.
- Arrivati a Venegono l'alternativa più logica (prendere la provinciale) é la meno consigliabile. O meglio, sarebbe la meno consigliabile se non valesse quanto detto sopra. Occorre percorrere alcune centinaia di metri in territorio tradatese, tra il confine comunale e l'ospedale, sulla strada, a ridosso del guard-rail - sperando di incontrare poco traffico.
- Piazzerei un paio di cartelli, di quelli che dicono che la zona é videosorvegliata, nell'incrocio tra via Cappuccini e la provinciale per Appiano. Non ci sarebbe bisogno di farne di nuovi, sposterei quelli messi a presidio delle campane per la raccolta del vetro. E magari ci metterei davvero un paio di web-cam. Farei dare una bella ripulita all'area, facendo tornare ben praticabile VI1. E a questo punto varrebbe la pena di metter lì una cartina del parco e magari anche un paio di panchine.
- Chiuderei il circuito rendendo possibile tornare da Venegono a Tradate senza dover camminare sulla provinciale, allo scopo sarebbe bello aprire un sentiero parallelo al Fontanile; in subordine si potrebbe almeno mettere un marciapiede sulla strada tra l'ospedale e il confine con Venegono. Da qui si potrebbe rendere più praticabile la connessione con VI1. Noto per inciso che l'accesso al parco che si trova a questo punto é in uno stato deplorevole, c'é una piccola discarica abusiva (quarta foto) e dei bambinoni usano l'area per giocare alla guerra, come si vede dall'ingenuo cartello (quinta foto) con cui hanno marcato l'ingresso sulla strada.
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