Il tutto è nato con un articoletto pubblicato su varesenews in cui il sindaco del mio paesotto si compiace del basso tasso di assenteismo del nostro comune:
Il sindaco Stefano Candiani ha presentato soddisfatto i risultati dell’analisi dei dati del 2007: contro il 24 per cento di assenteismo del comune di Varese e il 20 della Provincia di Varese, Tradate ha il 16 per cento.
La cosa è stata riportata su l'altratradate, sollevendo delle perplessità di cui saprete seguendo il link. Io ho trovato più interessante il commento di Mauro, che si chiedeva:
Cosa vuol dire assenteismo al 16%? 16% di che cosa?
Buona domanda. Rapida ricerca sulla rete, e risposta inoltrata a chididovere (vedi link di cui sopra).
Riassunto condensato: il tasso di assenteismo è il rapporto tra le ore di assenza per malattia e quelle lavorabili in un anno.
Alcune considerazioni aggiuntive:
Ma al giornalista di varesenews non è venuto in mente di farsi la stessa domanda? Non sarebbe stato buon giornalismo spiegare, invece di limitarsi a riportare?
Capisco il sindaco, che voleva semplicemente dire quanto è bravo lui e la sua amministrazione. Ma credo che se il giornalista gli avesse fatto notare come il 16 per cento significa, all'ingrosso, che ogni 40 ore di orario di lavoro teorico il dipendente medio si spara 6 ore o poco più di malattia, sarebbe venuto fuori un pezzo un poco più brioso.
E, in fin dei conti, il sedici percento di assenteismo in un comune è tanto o poco? Sappiamo che a Varese le cose vanno peggio (il 24 per cento a questo punto capiamo al volo che quasi un ora su quattro che se ne va in malattia. Non avrei mai detto che Varese, la città giardino, potesse essere così virulenta). Ma nel resto di Italia?
Nella mia risposta di cui sopra, riportavo una citazione di Pietro Ichino secondo cui: "Nel settore pubblico si arriva invece a volte tra il 12 ed il 14 per cento."
Vabbè, mi son detto, vediamo cosa dicono altri. Ad esempio Francesco Scrima, segretario generale della Cisl scuola, in una intervista al Corriere cita uno studio ufficiale da cui risulta che il tasso di assenteismo per malattia degli insegnanti è pari al 9,66 per cento.
Bah. Insegnanti. Gente dalla pelle dura. Forgiati per resistere al virus più subdolo.
Infatti ho trovato un bell'articolo sul Sole purtroppo non recentissimo (aprile 2007) che si riferisce al 2005, ma con allegato un pdf che riporta i dati dei capoluoghi. Da cui si vede che Varese era al venticinquesimo posto tra i comuni capoluogo di provincia più assenteisti di Italia.
Se Tradate fosse un capoluogo, il 16%, pur disdicevole, sarebbe da considerare male minore. Col 16,1% Catanzaro nel 2005 s'è meritata la novantaseisima posizione, che non è poi male.
Bisognerebbe però sapere come vanno i comuni non capoluogo, prima di poter dir qualcosa di più.
1 commento:
Al solito tagliente!
Il pdf è una vera chicca...Tradate come Catanzaro!!!
Cosi si trafigge l'onore padano!
Domani abbiamo in pubblicazione un bel post, il commento di un lettore alla velina di oggi: "città in crescita...ma vogliamo abitanti di qualità!!"
Lasciamo perdere fino a domani o salto anche la colazione..;-)
Ciao
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