Ma da che parte stiamo?

Secondo quanto leggo su questo articolo di Maurizio Molinari sulla Stampa, al governo americano si sarebbero fatti l'idea che noi saremmo piuttosto filorussi.

"L’interesse italiano dovrebbe essere diversificare le fonti di approvvigionamento mentre in questa maniera si aumenta la dipendenza da Mosca", dove per "questa maniera" si intende il nostro supporto a South Stream, uno dei nuovi oleodotti che miglioreranno la connessione tra Russia e Europa.

"Non comprendiamo perché l’Eni si comporti da lobbista di Gazprom in Europa promuovendo con South Stream un oleodotto destinato a trasformare l’Italia nella nuova Ucraina d’Europa, totalmente dipendente dal gas di Mosca"

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