Un buon accesso ai boschi tradatesi si ha passando dal Bronx, dove per Bronx si intenda la zona di case popolari attorno a via Broggi.
Si sale per via Inzoli, lasciando alle proprie spalle la chiesa di Santo Stefano (come da foto); si attraversa una zona che ben rappresenta l'insensatezza dell'urbanistica locale, si arriva in via Frera, dove c'é un posteggio che potrebbe essere utilizzato da chi arrivi qui in macchina.
Ah, sia detto per inciso, non é che mi sono sbagliato, la seconda foto qui a fianco incredibilmente non é stata fatta a Quarto Oggiaro, ma a Tradate, sul limitare del Parco Pineta.
Si attraversa via Mayer e - paf - eccoci nel bosco.
Sentiero accreditato, si scopre, del nome TR1. Un sentiero largo, ma non percorribile da auto. E' strano pensare che la seconda e la terza foto siano state prese solo a pochi metri di distanza una dall'altra.
Siamo nella zona della cascina Scorpione e si vedono i lavori per il disastro ambientale che ha colpito la zona, molti alberelli a dimora, qualche cartello esplicativo su cosa sta succedendo.
Nonostante ciò é bello camminare da queste parti, e, uscendo dal sentiero, ci si può rallegrare con scorci piacevoli come quello nella quarta foto.
I cartelli sui lavori sono interessanti ma sarebbe ancor più utile uno che mostri il parco, che spieghi dove va TR1, che indichi quali altri sentieri ci sono.
Si cammina ancora un po' e il sentiero TR1 diventa via Villafranca, la strada sterrata che dalla provinciale per Appiano Gentile porta alla cascina omonima.
E perciò, invece di camminare su un sentiero vero e proprio, si cammina su una stradicciola (come da quinta foto) per venire impolverati dal traffico locale.
Non essendo un entusiasta dei gas di scarico, mi sono dedicato allora al fuori pista, ho preso un sentierino laterale non segnalato e mi sono tuffato nel bosco. La compagnia non mancava, è stagione di funghi e castagne, ma non mi sentirei di consigliare a non nativi di fare lo stesso.
Perdere l'orientamento in un bosco dopotutto non è difficile. E metti un qualche imprevisto (un acquazzone, una storta, ...) il divertimento si può trasformare facilmente in una seccatura (anche senza arrivare ad estremi stile Blair Witch Project).
Se si resiste alla tentazioni del bosco e si prosegue lungo via Villafranca, si giunge all'incrocio con un altro sentiero segnalato, a cui é stato dato il nome di TR2. In realtà si tratta di via Pracallo, ovvero, un'altra strada bianca con relativo traffico automobilistico. In teoria, come da dettaglio della cartinetta che ho strategicamente piazzato a chiusura del post, da TR2 ci sarebbe una deviazione probabilmente più interessante che porta a sud lasciando la strada ma o mi è sfuggita o non c'é proprio.
Poco di interessante da segnalare su TR2, se non l'indicazione che ho immortalato in foto, che ci spiega come il sentiero sia percorribile in entrambe le direzioni. Credo che sia il massimo si possa ottenere su TR1/2 come informazioni.
Risalendo si torna su via Mayer, ad Abbiate, poco distante dalla chiesetta di Nazaro&Celso.
L'idea che verrebbe naturale, farsi un circuito TR1/TR2/via Mayer non sarebbe neanche male, se non fosse quasi più adatto ad essere fatto in auto che a piedi. Meglio limitarsi a restare nella zona della cascina Scorpione, piuttosto.
Bello sarebbe se la zona tra TR1 e TR2 fosse sviluppata con alcuni veri sentieri, solo per pedoni, che la rendessero più facilmente agibile alla visita.
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